Samhain: il capodanno delle streghe e il tempo del velo sottile

Samhain: il capodanno delle streghe e il tempo del velo sottile

Il Sabbat di Samhain è una delle feste più potenti e significative del calendario della Ruota dell’Anno. Conosciuto come il Capodanno delle Streghe, segna la fine del ciclo agricolo e l’inizio della metà oscura dell’anno. È un momento di introspezione, di onore agli antenati e di celebrazione della trasformazione.

L’origine di Samhain

La parola “Samhain” deriva dal gaelico antico e significa “fine dell’estate”. Per i Celti, che dividevano l’anno in due metà (chiara e oscura), questa ricorrenza rappresentava la chiusura di un ciclo e l’inizio di uno nuovo. Era il momento in cui i raccolti erano stati messi al sicuro e la comunità si preparava ai mesi freddi, affidandosi alla protezione degli dèi e degli spiriti.

Il significato spirituale di Samhain

Samhain è il tempo in cui il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottiglia, permettendo la comunicazione con gli antenati. È una festa di morte e rinascita, di trasformazione e memoria. In chiave esoterica rappresenta la fine di ciò che deve essere lasciato andare e la semina delle intenzioni per il nuovo ciclo che verrà.

Samhain: il capodanno delle streghe e il tempo del velo sottile

È il momento ideale per rituali di protezione, divinazione e meditazione, oltre che per riti di purificazione interiore.

Samhain nelle diverse culture

Tradizione celtica: considerato il vero inizio dell’anno, si onoravano gli spiriti con banchetti e fuochi rituali. Le famiglie lasciavano cibo e bevande fuori dalle case per i defunti.

Romani: le celebrazioni dei Lemuria e dei Parentalia, feste dedicate agli spiriti degli antenati, riecheggiano lo stesso significato di Samhain.

Grecia antica: i riti in onore di Persefone, che scende negli inferi in questo periodo, esprimono l’idea della ciclicità vita-morte-rinascita.

Cristianesimo: con l’avvento della Chiesa, le celebrazioni pagane furono trasformate nella festa di Ognissanti (1° novembre) e nella commemorazione dei defunti (2 novembre), mantenendo vivo l’antico legame con gli spiriti e la memoria degli antenati.

Come si celebra Samhain oggi

Oggi Samhain viene celebrato in molte parti del mondo, non solo da chi pratica il neopaganesimo o la Wicca, ma anche attraverso tradizioni popolari.

Irlanda e Scozia: ancora oggi si accendono fuochi rituali e si preparano piatti tipici come il barmbrack, dolce associato a riti divinatori.

Stati Uniti: la festa di Halloween, con zucche intagliate e travestimenti, è l’erede diretta di Samhain, anche se reinterpretata in chiave più commerciale.

Italia e Spagna: la tradizione cristiana ha preso il sopravvento, ma sopravvivono usanze popolari come lasciare cibo e acqua per i defunti durante la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre.

Wicca e neopaganesimo: si celebrano rituali collettivi o solitari, accendendo candele in onore dei defunti, facendo meditazioni sulla morte e praticando la divinazione con tarocchi, rune o specchi neri.

La simbologia di Samhain

I simboli più forti di questa festa sono:

La zucca (un tempo rape e barbabietole) intagliata con un volto, per proteggere la casa dagli spiriti maligni.

Il fuoco, che brucia come protezione e purificazione.

Il cibo lasciato in dono agli spiriti, segno di rispetto e di continuità con il mondo invisibile.

Conclusione Samhain

Samhain è molto più che la festa delle streghe: è il tempo della memoria, della trasformazione e del rinnovamento. Celebrare Samhain significa riconoscere i cicli naturali della vita e della morte, ringraziare per ciò che è stato e prepararsi a ciò che verrà. In un mondo che corre, questa antica festa ci ricorda l’importanza di fermarci, onorare le nostre radici e guardare con consapevolezza al futuro.

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