Ottobre: il mese della trasformazione e del velo sottile tra i mondi

Ottobre: il mese della trasformazione e del velo sottile tra i mondi

Ottobre è un mese che porta con sé un’atmosfera particolare: l’aria si fa più fresca, la natura si veste di colori caldi e avvolgenti, e le giornate si accorciano. È un tempo di passaggio, in cui il ciclo della vita ci invita a guardare dentro di noi e a prepararci al riposo dell’inverno. Ma oltre alla bellezza della stagione autunnale, ottobre possiede un forte significato esoterico e spirituale, riconosciuto in molte culture antiche.

L’origine del nome Ottobre

Il termine deriva dal latino octo, che significa “otto”, perché nell’antico calendario romano ottobre era l’ottavo mese dell’anno. Quando il calendario giuliano e poi quello gregoriano spostarono l’inizio dell’anno a gennaio, ottobre divenne il decimo mese, ma mantenne il suo nome originario. Questa radice numerica conserva comunque una vibrazione simbolica: l’otto rappresenta l’infinito e i cicli che si ripetono, un richiamo alla natura eterna del tempo e della rinascita.

Il significato spirituale e il tema della trasformazione

Ottobre è il mese della trasformazione interiore. Le foglie cadono, la natura si prepara al silenzio e alla quiete, e così anche l’essere umano viene invitato a lasciare andare ciò che non serve più. È un periodo perfetto per la riflessione, la purificazione e l’apertura verso nuove consapevolezze.

Ottobre: il mese della trasformazione e del velo sottile tra i mondi

Dal punto di vista esoterico, ottobre è visto come un ponte tra la vita e la morte, un tempo in cui il velo tra i mondi si fa più sottile. Le notti più lunghe avvicinano al mistero e al contatto con ciò che è invisibile. Non a caso, molte tradizioni hanno in questo mese feste dedicate agli spiriti, agli antenati e alla ciclicità dell’esistenza.

Ottobre nelle diverse culture

Cultura celtica: verso la fine del mese si celebrava Samhain, il capodanno celtico, momento in cui si onoravano gli antenati e si riconosceva l’arrivo della metà oscura dell’anno.

Tradizione romana: ottobre era dedicato a Marte, dio della guerra, ma anche della protezione agricola. In questo periodo venivano organizzati riti per chiedere difesa e fertilità per i campi.

Grecia antica: il mese corrispondeva ai riti eleusini dedicati a Demetra e Persefone, che simboleggiavano la discesa nell’oscurità e la promessa della rinascita primaverile.

Cristianesimo: il mese si collega a celebrazioni come la festa di Ognissanti e la commemorazione dei defunti, che raccolgono l’antica eredità dei culti degli antenati, trasformandola in chiave spirituale.

L’energia di Ottobre

Ottobre invita a riconnettersi con la ciclicità della vita: raccogliere ciò che si è seminato, lasciare andare ciò che non ha più valore, e prepararsi a un nuovo inizio che nascerà nel silenzio dell’inverno. È un mese in cui si lavora con l’energia del radicamento e dell’introspezione, ma anche con quella della memoria, onorando le radici e il legame con chi ci ha preceduti.

Conclusione

Il mese di ottobre, con le sue giornate luminose e le sue notti sempre più lunghe, ci ricorda che la vita è fatta di cicli. È un invito a guardare oltre il visibile, a trovare equilibrio tra luce e ombra, e ad accogliere la trasformazione come parte essenziale del nostro cammino spirituale.

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